Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

(nuovo)Partito comunista italiano

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3 agosto 2019

Festa della Riscossa Popolare nazionale – dibattito “La sovranità appartiene al popolo!”

Cari compagni,

ringraziamo il compagno Fabio Gambone che ci ha invitato a partecipare al vostro dibattito.

In questo dibattito il P.CARC ha posto sul tavolo un compito politico essenziale in Italia come in molti altri paesi: far valere la sovranità nazionale delle masse popolari organizzate.

I governi che si sono succeduti in Italia dalla fine degli anni ’70 fino al luglio dell’anno scorso hanno sistematicamente liquidato anche quello che ancora restava della sovranità nazionale proclamata nella Costituzione del 1948. L’Italia era già sottoposta a un governo occulto e irresponsabile, il Vaticano. Era già occupata militarmente dalla NATO in combutta con la borghesia italiana. Ma questa faceva concessioni alle masse popolari, per non perdere tutto di fronte all’ondata della rivoluzione socialista sollevata nel mondo dalla nascita e dai successi dell’Unione Sovietica, dalla vittoria della Resistenza e dalla sconfitta del nazifascismo, dal crollo del sistema coloniale e dall’espansione del movimento comunista nel mondo intero.

Proprio negli anni ’70, per motivi suoi propri che solo successivamente noi comunisti abbiamo capito, il movimento comunista internazionale messo in moto dalla Rivoluzione d’Ottobre si è esaurito, la borghesia ha ripreso in tutto il mondo la direzione del corso delle cose e si è messa a liquidare le concessioni che aveva dovuto fare. In Italia i governi delle Larghe Intese hanno liquidato anche l’autonomia monetaria, hanno reso l’Italia schiava del sistema finanziario internazionale tramite il Debito Pubblico, hanno delegato alla Comunità Europea la gestione dell’economia del paese, hanno fatto dell’Italia un terreno libero per le scorrerie dei gruppi imperialisti che comprano, chiudono, smembrano e delocalizzano aziende industriali, hanno privatizzato il sistema industriale pubblico e gran parte dei servizi sociali (istruzione, assistenza sanitaria, pensioni, sicurezza sociale e altro), hanno devastato il paese con grandi opere inutili e dannose. Il capitalismo è sorpassato e per sopravvivere i capitalisti devono abbrutire le menti e i cuori degli uomini e inquinare e distruggere la Terra.

Per porre fine al catastrofico corso delle cose, è indispensabile che le masse popolari facciano valere la loro sovranità nazionale. L’impresa è possibile, sbagliano i disfattisti e gli arresi. Il primo passo è darsi un governo non solo composto da persone decise a compierla ma anche strettamente legato agli operai organizzati delle aziende capitaliste e ai lavoratori organizzati delle aziende pubbliche.

Con un simile governo sarà possibile essere sovrani in casa propria, stabilire un sistema di scambio, collaborazione e solidarietà con i popoli degli altri paesi, prevenire una nuova guerra mondiale, rompere i trattati e contratti capestro e far fronte con successo alle sanzioni, ai ricatti, ai blocchi, alle manovre di destabilizzazione e alle aggressioni della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. In questo ci gioveremo anche della solidarietà dei popoli e dei governi di altri paesi e sfrutteremo i contrasti che inevitabilmente si moltiplicano tra i gruppi imperialisti perché ognuno di essi deve valorizzare il suo capitale.

Il governo M5S-Lega non è un governo del genere. Non si basa sulle masse popolari organizzate ed è un aggregato di esponenti di schieramenti opposti: comprende persino esponenti delle Larghe Intese e agenti dell’Unione Europea, della NATO, della criminalità organizzata e dei gruppi imperialisti italiani strettamente legati al resto del sistema imperialista mondiale. Gli esponenti del M5S e della Lega hanno proclamato tanti buoni propositi. Hanno fatto tante promesse che non hanno la forza di realizzare. Il governo M5S-Lega prende misure scombinate, nella maggior parte dei campi non fa che proseguire la politica del governi delle Larghe Intese dettata dall’UE e dalla NATO, a rischio di perdere seguaci ed elettori.

La linea del Governo di Blocco Popolare che il (nuovo)Partito Comunista italiano condivide con il P.CARC è la strada per stabilire la sovranità delle masse popolari e porre fine alla liquidazione dell’apparato produttivo del paese: gli esperti dicono che negli ultimi dieci anni è scomparso, delocalizzato o comunque chiuso, il 25% dell’apparato industriale italiano. Non stiamo a dettagliare l’inquinamento e la devastazione del territorio, il contrasto tra attività produttive e salute dei lavoratori e della popolazione, il degrado generale della vita sociale, la scomparsa in milioni di persone della fiducia nella vita e in se stesse, la ricerca di vie di evasione dalla realtà.

Chi vuole porre fine al catastrofico corso delle cose deve darsi da fare da subito. Deve organizzarsi e alimentare la mobilitazione e l’organizzazione degli operai nelle aziende capitaliste e dei lavoratori nelle aziende pubbliche, affinché si occupino del destino della loro azienda, contrastino i tentativi di smantellamento, morte lenta, privatizzazione e le operazioni speculative, prevengano le mosse dei padroni approfittando che possiamo conoscerle in anticipo perché sono mosse obbligate, dettate dalla loro necessità di valorizzare ognuno il suo capitale, alimentino le lotte del resto delle masse popolari e se ne giovino essi stessi.

Dobbiamo da subito contrastare l’acquisto di aziende da parte di gruppi industriali o finanziari stranieri o multinazionali: questi comprano aziende italiane per appropriarsi di conoscenze (know-how), avviamento industriale, struttura di ricerca e marchio, per speculare sul mercato finanziario, per conquistare fette di mercato ed eliminare concorrenti, per accaparrarsi aiuti statali e poi chiudono, smembrano, riducono o delocalizzano in paesi dove possono avvalersi di lavoratori con meno diritti e salari più bassi e di leggi di protezione dell’ambiente e della sicurezza più permissive. Il Decreto Dignità del governo M5S-Lega è assolutamente insufficiente, come in altro campo è insufficiente il Decreto Reddito di Cittadinanza.

Il futuro del paese poggia sugli organismi operai nelle aziende capitaliste e gli organismi popolari nelle aziende pubbliche e non su governi instabili e scombinati come il governo M5S-Lega, che al massimo possiamo indurre ad adottare alcune misure per creare condizioni migliori per la nostra lotta. Organismi di questo tipo sono, nel caso concreto del nostro paese, quello che in Russia furono i soviet: i consigli degli operai, dei contadini e dei soldati. Sono questi organismi la base su cui poggerà il futuro Governo di Blocco Popolare. Esso prenderà il posto del governo M5S-Lega e sarà un nuovo passo in avanti verso l’instaurazione del socialismo nel nostro paese!

Il (nuovo)Partito Comunista Italiano è l’organismo degli uomini e delle donne votati a questa gloriosa impresa.

Osare lottare, osare vincere! Il futuro è nostro!



Il Comitato Centrale del (n)PCI